Bioedilizia

L'edilizia è uno dei settori dove la chimica è entrata più prepotentemente approfittando dell'ignoranza delle imprese e di chi acquista gli immobili.
L'unico parametro che i produttori hanno tenuto finora è soddisfare le esigenze di velocità ed economia nella esecuzione dei lavori. Questo ha portato all'impiego di una miriade di prodotti chimici e di tecnologie di produzione "innovative" che hanno si portato al vantaggio di abbassare i costi e la velocità di realizzazione delle costruzioni, ma si sono persi nelle ultime decine di anni i più semplici concetti di abitazioni sane, durature e compatibili con il nostro ambiente.
L'elenco delle sostanze tossiche usate nell'edilizia è lungo:
Amianto, per fortuna da alcuni anni proibito ma ancora è presente in moltissimi edifici.
PVC: nonostante la sua tossicità nell'uso e nella produzione, sia accertata da tempo è sempre più utilizzato; negli infissi, pannelli isolanti e impermeabilizzanti, nelle condutture, ecc.
Additivi chimici nei cementi: servono a controllare e modificare le caratteristiche fisiche e meccaniche dei leganti ma sono accertati una serie di effetti negativi, tra i quali la maggior corrosione delle armature, la emissione di sali, la eccessiva impermeabilizzazione (che impedisce la utile traspirazione delle strutture) ed ultima ma non meno importante il rischio di tossicità per gli addetti alle costruzioni e per per gli abitanti.
Vernici sintetiche
Isolanti termici ed acustici